particolare tavolo in legni diversi disposti a motivo geometrico, piano rettangolare poggiante su sostegni di linea squadrata, primi anni 70
Giulio Coltellacci esordì nel teatro lavorando come scenografo e costumista al teatro Quirino di Roma, collaborando fra gli altri con il teatro Valle di Roma, il Teatro Greco di Siracusa, la Fenice di Venezia e il Piccolo di Milano
Nell’immediato dopoguerra partecipò, alla galleria d'arte Palma di Roma, alla I Mostra internazionale di scenografia insieme a Severini, De Chirico, Casorati, Scialoja.
Enrico Prampolini lo inserisce accanto a sé, con i precursori Balla e Depero, nella corrente scenografica della “Astrazione spaziale plastico cromatica” che egli considera la più estremista e la più moderna, riassumendo le esperienze e le tecniche del cubismo, del futurismo e dell'astrattismo.
Dagli anni 50 Coltellacci cominciò a curare scenografie e costumi per quasi tutti gli spettacoli del Sistina di Roma, collaborando con il duo Garinei e Giovannini.
Luigi Squarzina, Vittorio Gassman, Dario Fo e Marcrllo Mastroianni lo vollero per i loro spettacoli.
Per parte della sua vita, s dedicò alla progettazione di mobili e all'arredamento, arredando numerosi appartamenti fra Roma, Parigi e New York
, 79x186x101 cm.