Lotto N. 50
Maerten Van Cleve, bottega di
Anversa 1527 - 1581
Dimensioni:
72x104 cm."La Kermesse di Saint-Georges", olio su tavola, entro cornice
Provenienza: collezione privata, Roma
La scena qui rappresentata, una vivace Kermesse di Saint George, richiama uno dei temi più caratteristici della pittura fiamminga del XVI Secolo. L’opera è attribuita alla bottega di Maerten van Cleve, un artista ben noto per la sua capacità di rendere in modo dinamico ed espressivo le feste popolari del suo tempo. Anche Pieter Bruegel il Vecchio trattò questo soggetto, e la composizione del dipinto attuale mostra affinità con lo stile e l'iconografia del grande maestro, sottolineando l'influenza che la sua opera ebbe sui pittori contemporanei. Il dipinto si distingue per la complessa articolazione della scena, dove figure vivaci e colme di movimento popolano l'intera composizione. Si può osservare una folla di personaggi impegnati in danze, giochi e festeggiamenti che celebrano la festa di San Giorgio. La composizione, ricca di dettagli narrativi, invita l'osservatore a immergersi nella vivace atmosfera di una festa di villaggio, tipica del folklore fiammingo. Pur non essendo possibile attribuire con certezza la paternità dell’opera a Maerten van Cleve stesso, essa riflette chiaramente lo stile e il linguaggio artistico della sua bottega. Le figure stilizzate e la vivacità dei colori, insieme alla rappresentazione meticolosa della vita quotidiana, sono caratteristiche che rimandano direttamente alle opere della scuola fiamminga dell’epoca. La resa della luce e la vibrante tavolozza di colori accentuano la qualità espressiva della scena, rendendo il dipinto un significativo esempio di pittura fiamminga del periodo. Il tema della Kermesse, particolarmente diffuso nel Nord Europa, rappresentava non solo un'occasione di festa, ma anche un momento di condivisione comunitaria. Tali dipinti, oltre a essere apprezzati per la loro vivacità, erano spesso utilizzati per illustrare i costumi popolari e le tradizioni della società rurale del tempo. Questo genere di rappresentazione della vita quotidiana fu cruciale nel successo della scuola fiamminga e continua a suscitare grande interesse collezionistico.
Provenienza: collezione privata, Roma
La scena qui rappresentata, una vivace Kermesse di Saint George, richiama uno dei temi più caratteristici della pittura fiamminga del XVI Secolo. L’opera è attribuita alla bottega di Maerten van Cleve, un artista ben noto per la sua capacità di rendere in modo dinamico ed espressivo le feste popolari del suo tempo. Anche Pieter Bruegel il Vecchio trattò questo soggetto, e la composizione del dipinto attuale mostra affinità con lo stile e l'iconografia del grande maestro, sottolineando l'influenza che la sua opera ebbe sui pittori contemporanei. Il dipinto si distingue per la complessa articolazione della scena, dove figure vivaci e colme di movimento popolano l'intera composizione. Si può osservare una folla di personaggi impegnati in danze, giochi e festeggiamenti che celebrano la festa di San Giorgio. La composizione, ricca di dettagli narrativi, invita l'osservatore a immergersi nella vivace atmosfera di una festa di villaggio, tipica del folklore fiammingo. Pur non essendo possibile attribuire con certezza la paternità dell’opera a Maerten van Cleve stesso, essa riflette chiaramente lo stile e il linguaggio artistico della sua bottega. Le figure stilizzate e la vivacità dei colori, insieme alla rappresentazione meticolosa della vita quotidiana, sono caratteristiche che rimandano direttamente alle opere della scuola fiamminga dell’epoca. La resa della luce e la vibrante tavolozza di colori accentuano la qualità espressiva della scena, rendendo il dipinto un significativo esempio di pittura fiamminga del periodo. Il tema della Kermesse, particolarmente diffuso nel Nord Europa, rappresentava non solo un'occasione di festa, ma anche un momento di condivisione comunitaria. Tali dipinti, oltre a essere apprezzati per la loro vivacità, erano spesso utilizzati per illustrare i costumi popolari e le tradizioni della società rurale del tempo. Questo genere di rappresentazione della vita quotidiana fu cruciale nel successo della scuola fiamminga e continua a suscitare grande interesse collezionistico.